Pd, Casson e il cerchio tragico. I protagonisti di una giornata infelice

Pd, Casson e il cerchio tragico. I protagonisti di una giornata infelice.

Giusta l’analisi di Madricardo sull’esito del voto;  a riprova c’è il fatto che Casson e la sua cerchia non hanno mai voluto nemmeno ascoltare la ns. proposta, nè incontrare il comitato che si andato creando, pur scrivendo sul loro sito che faceva il programma con la cittadinanza e chiedevano tutti i contributi e le proposte utili al miglioramento della città. Cosa non vera visto che la ns proposta era una delle uniche due credibili e che si è fatta poi strada da sola tra la popolazione, le associazioni, la stampa e anche i singoli candidati tra cui molti del Pd e della stessa lista Casson, e anche tra i 5stelle che Casson voleva poi corteggiare, mentre però ha continuato a dire cose generiche non interessanti e non coerenti sul turismo la prima problematica del centro storico, dimostrando distanza con le esigenze della gente. Sostanzialmente senza proporre mai niente di concreto, e facendo passi falsi (cosa dimenticata da Madricardo) come dichiarare di aver creato un gruppo di saggi sulla materia (in realtà non esperti di turismo nè di Venezia) che però il giorno dopo gli stessi protagonisti hanno smentito.

Contenere i turisti? Replicando altrove Venezia

L’idea di Moltedo non è una provocazione, ma è quello che Venezia potrebbe fare per massimizzare la propria notorietà nel mondo e riducendo allo stesso tempo la pressione dei visitatori asiatico/cinesi cui non interessa l’originale ma basta che si consumi l’icona vera o falsa che sia..

Comitato turismo sostenibile a Venezia

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Venezia 2/4/2015

Comitato X “un Turismo Sostenibile a Venezia”

Turismo: da minaccia ad opportunità

Manifesto | Appello

A Venezia ci sono moltissimi comitati di cittadini, uno per ogni grande tema o piccola realtà, ma non ne esiste nessuno per la questione più saliente e determinante: la presenza di circa 27 milioni di turisti l’anno in città.

Negli ultimi anni nessuna amministrazione comunale ha preso in mano il problema, lasciando che il mercato si sviluppasse senza alcuna regola e quindi favorendo gli interessi di pochi.

La situazione attuale è insostenibile: la popolazione e le attività diverse dalla monocoltura turistica sono sempre più espulse. La stessa immagine di Venezia come città della bellezza e della quiete sta svanendo.

La tendenza del turismo mondiale e la globalizzazione ci avvisano che nei prossimi anni i flussi mordi e fuggi aumenteranno ancora. Possiamo continuare così?

I veneziani si lamentano da anni, molti rassegnati se ne vanno. Nessuno osa opporsi al dogma “più ce n’è meglio è”. Si è radicata l’idea che il fenomeno è esterno e ingovernabile.

Invece noi crediamo che si possa far coesistere l’esigenza di vivere di turismo con quella di vivere con il turismo, preservando la città e la qualità della vita dei suoi abitanti.

Per far questo è necessario controllare i flussi e avanzare la proposta di un limite agli ingressi in città, attraverso un numero programmato nella sua parte più aggredita. E promuovere un turismo di maggior qualità, oltre a comportare maggiori margini alla stessa economia e ricadute ad aspetti della vita cittadina (dal commercio alla mobilità, dai servizi alla cultura e residenzialità). Viceversa continuare a puntare sulla quantità appiattisce l’offerta verso il basso, portando Venezia a fagocitare se stessa come prodotto turistico perdendo ogni interesse anche verso il pubblico di amanti tradizionali della città. Un certo tipo di viaggiatore tenderà a non voler vedere un luogo senza una vita vera, e anch’esso ad essere espulso dal turista di massa che invece non bada alla scarsa qualità di quello che gli viene offerto. Questo processo finisce per consumare in modo irreparabile le molte risorse della città non riproducibili.

Turismo sostenibile sono due parole che a Venezia sembrano antitetiche e che hanno rappresentato sempre istanze contrapposte ma che invece devono dialogare, perchè ognuna ha ormai bisogno, per sopravvivere, dell’altra.

Per questo è indispensabile creare un gruppo che elabori e sostenga proposte innovative, serie e competenti da opporre alle solite inutili trovate del politico di turno, un comitato fatto anche da chi lavora o ha a che fare a vario titolo con il turismo, che sviluppi con la cittadinanza una discussione scientifica e non emozionale sul tema, un comitato che sia in grado di fare pressione sull’amministrazione locale e che ne diventi interlocutore.

I tanti no e lo scontro di fronti contrapposti hanno tenuto per troppo tempo la città ingessata, permettendo tutto a tutti senza alcuna regolazione, mitigazione, limitazione dei danni che il turismo di massa ha provocato, in maniera quasi irreversibile. Ora occorre essere propositivi e riorientare la direzione senza puntare a miraggi utopici o astratti, ma facendo scelte concrete, fattibili e condivise con chi amministra e con chi opera nel mercato (che in qualche modo ancora tiene in piedi l’economia cittadina).

Nello stesso tempo bisogna avviare politiche di riqualificazione dell’offerta soprattutto commerciale, diversificare e investire su settori alternativi e innovativi (cultura, ricerca, economia della conoscenza, digitale e verde etc) per trattenere e attrarre abitanti in città. Ma questo non si fa spegnendo un settore e accendendone un altro ma con un processo lento e graduale e scegliendo chiaramente un altro tipo di turismo.

Insomma il turismo deve essere valorizzato, messo a servizio della città intera, e deve essere il volano per altri settori e una risorsa con cui la città vive e prospera, non una minaccia da allontanare.   Una città con 27 milioni di turisti non può avere un buco di bilancio. Ma le azioni non possono solo essere mirate a fare cassa ma a rendere più agevole la convivenza tra residenti e turisti e ad attrarre un turista di maggior valore e più compatibile con la città.

La città sta diventando sempre più un non luogo, non vissuto se non in funzione del turismo, sta perdendo la sua secolare identità. L’indice di intensità turistica non è paragonabile con nessuna altra città al mondo, e la capacità di carico della città è stata superata da parecchio secondo tutti gli osservatori, non è più possibile mantenere la situazione inalterata e accogliere un numero crescente di visitatori in uno spazio limitato e delicato. Per la sopravvivenza stessa di Venezia come città vivibile, di Venezia come prodotto turistico e per l’immagine dell’Italia bisogna intervenire in modo drastico e oggi grazie anche alle tecnologie digitali è possibile gestire e amministrare i flussi turistici.

Per questo è necessario sviluppare la proposta di un limite con strumenti concreti per applicarlo. Che abbiamo illustrato qui www.flussiturismo.wordpress.com/proposta

Noi non vediamo nel limite una diminuzione delle potenzialità turistiche di Venezia, ma bensì il principio che porterà un cambiamento condiviso e vantaggioso per tutti, cittadini, operatori del settore e turisti.

Anzi il concetto di limite andrebbe applicato a vari aspetti del turismo come destinazioni d’uso, licenze, numero di navi e stazza, dimensioni e potenza barche a motori, etc. Proprio perché siamo in presenza di un paradosso di una domanda infinita e un offerta limitata. Insomma in una città delicata e particolare come Venezia, non deve valere la regola per cui se aumenta la domanda deve aumentare per forza l’offerta poiché andrebbe a scapito dell’ambiente e della vita cittadina. Viceversa è la domanda che deve adeguarsi a un’offerta di un luogo così particolare, e per fare questo va riorganizzato il sistema con un nuovo modello e un diverso approccio etico. Chi guadagna può accontentarsi di consolidare l’attuale condizione economica poichè altrimenti già si vede che a numeri crescenti non vi è più riscontro di crescenti guadagni.

Si Propone a tal fine un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale e socio-economico, un turismo di qualità e culturale, privilegiando i turisti pernottanti a Venezia (sono il 25% ma rappresentano l’80% della spesa) rispetto ai giornalieri, gli individuali rispetto ai gruppi, favorendo i prodotti fatti a Venezia e che ne rispecchiano le caratteristiche, introdurre uno strumento per limitare i flussi di turisti verso la città storica, per riequilibrare il costo rispetto a chi ne ha i benefici, incamerare fondi necessari a preservare e manutenere la città, destagionalizzare, redistribuire la pressione, e anche diversificare i terminal di accesso, differenziare i mezzi pubblici, incentivare una fruizione diversa della città e più coerente con la sua natura. Sperando che anche le categorie economiche ci sostengano e che la prossima amministrazione provveda in tal senso.

La pressione turistica è diventata una minaccia e una criticità per la vita cittadina veneziana. L’amministrazione è stata carente nel governare l’afflusso turistico sproporzionato e incompatibile con una realtà come Venezia.

Per questo I cittadini, le associazioni, le categorie, la comunità internazionale, gli organismi a tutela del patrimonio storico-artistico, gli stessi turisti chiedono tutti a gran voce, un intervento pubblico di indirizzo e di regolamentazione. Venezia subisce da troppo tempo un turismo dannoso che l’ha ormai deteriorata, perciò ci facciamo portavoci di istanze e di proposte concrete per un turismo sostenibile.

Il comitato si costituisce a Castello presso la sede di Olivolo/Auser il 10/4/2015 h. 18,15,

I soci Promotori:

– MARCO SCURATI (portavoce)

– PIERANDREA GAGLIARDI

– MARIAGRAZIA GAGLIARDI

– CECILIA TONON (pres Ass.Masegni e Nizioletti)

– MATTEO SECCHI (Pres.Venessia.com)

– ADRIANO DE VITA (pres. Ass.Faro Venezia)

– ANDREA GUSSO (pres. Ass.Garanzia Civica)

– BARBARA PASTOR (coordinatore Forum Arsenale)

– JANE DA MOSTO (pres. Ass. Weareherevenice)

– MICHELE SAVORGNANO (pres. Ass. Spiazzi)

– FABIO MANZELLE (Pres. ass. Olivolo)

– FLAVIO FRANCESCHET (pres. Ass. Laguna nel bicchiere e pres. Comitato Bragora)

– GIANANDREA MENCINI

– LUCIO SCARPA

– WALTER FANO

– GIANCARLO RENIER

– MASSIMILIANO SMERGHETTO

– ALESSANDRO RONCHIN

– GIGI GHIGI

STEFANIA COLECCHIA

– LEA SALVADORI

 

Il nostro approccio sarà pratico e fattivo proponendo solo cose concretamente realizzabili, considerando la situazione attuale dell’economia Venezia non da posizioni ideologiche, preconcette o utopiche. Verranno elaborate proposte da presentate agli operatori/categorie, alla cittadinanza, ai media e agli amministratori, e verranno promossi accordi tra i suddetti.

Gli obiettivi del comitato sono:

  • Stimolare l’amministrazione pubblica a intraprendere azioni regolatorie e mitigatrici della eccessiva pressione turistica che la città subisce; e renderla compatibile con la vita dei cittadini residenti.
  • Promuovere le proposte: limitazione flussi turistici (allegato 2), mezzi dedicati per turisti, marchio di qualità dell’offerta, istituzione di un’agenzia per il turismo (DMO), sviluppare forme alternative al turismo di massa con segmenti compatibili con la città, coordinare gli eventi culturali,   presenti qui http://www.flussiturismo.wordpress.com/proposta
  • Divulgare informazione e conoscenza delle dinamiche del mercato turistico, promuovere una formazione agli operatori del mercato circa le caratteristiche della città e gli effetti del turismo, e sensibilizzare i turisti su una fruizione sostenibile della città.
  • Il turismo deve essere una risorsa per la città nel suo complesso, ovvero i benefici del turismo devono andare per l’intera città e ai suoi abitanti (gli interessi di pochi non devono prevalere a scapito del bene comune).
  • Far in modo che non si punti solo sulla quantità, ma si ponga maggiore attenzione a un turismo di qualità in modo che Venezia non deperisca come prodotto turistico. Affinche l’esperienza di visita sia di alto livello e che venga garantito il diritto a godere di Venezia anche per il futuro.
  • Far in modo che l’ambiente, i beni culturali e il diritto alla cittadinanza venga garantito anche alle generazioni future.
  • Che soddisfare i bisogni dei turisti significhi anche contempli le esigenze del luogo ospitante e dei suoi abitanti, che anzi ne migliori le opportunità di vita e di lavoro per il futuro, mantenendo l’integrità e l’identità del luogo
  • Affinchè la città non perda ma recuperi residenza, e il turismo sia una risorsa compatibile con essa.

L’importante è fare scelte condivise, mettendo d’accordo tutti sulla necessità di cambiamento anche con azioni di sensibilizzazione degli operatori sui rischi in modo che diventino consapevoli che questo è anche l’unico modo per garantire margini di profittabilità per il futuro, in modo da responsabilizzare tutti sulla necessità di forme di turismo sostenibili per Venezia.

Inizialmente il comitato propone 8 aree di proposte (allegato1), cui si aggiungeranno altre proposte mano a mano che ci saranno altri aderenti ed altre idee e l’attività del comitato si svilupperà.

Il turismo da minaccia diventerà un’opportunità per Venezia e potrà anche aiutare a risolvere problemi di bilancio incamerando nuove entrate anche dal turismo escursionista.

ALLEGATO 1

Cosa proponiamo 

Il Comitato opera affinchè venga attivata una governo del turismo in città, e che questa contempli sia gli interessi dello sviluppo economico e del lavoro che quelli dell’ambiente e della residenza, con proposte che mettano d’accordo tutti, in un equilibrio tra le diverse esigenze in modo che prevalga un fronte comune per un turismo sostenibile unica strada per una città delicata e particolare come Venezia.

  • Il comitato comprende persone di diversi ambiti in modo da avere una visione d’insieme dei problemi e delle soluzioni oltre ad esperti di turismo. Prevede condivisione ed elaborazione di proposte, si può aderire anche senza impegno di tempo solo condividendone l’appello / manifesto per supportare un turismo sostenibile a Venezia.

Il comitato costata che le passate amministrazioni non hanno governato il fenomeno o hanno fatto scelte inefficaci, (politiche di incentivi di prezzo non coercitive e che non includono servizi determinanti nella scelta del viaggio, come Venicecard, Veniceconencted, Veneziaunica etc) e inadeguate a gestire i crescenti flussi di visitatori escursionisti. Il turismo è stato lasciato al caso, al mercato e non pianificato.

  • Venezia può divenire da città simbolo del turismo di massa delle patacche, del caos incivile, a simbolo del turismo sostenibile che preserva e valorizza una cultura antica, un ambiente delicato a vantaggio dei suoi abitanti, dei suoi visitatori e delle generazioni future che potranno vivere della ricchezza creata dai loro predecessori senza consumarla e distruggerla. Incentivare attività di informazione su storia, arte, e civiltà veneziana presso gli addetti al settore turistico e di sensibilizzazione verso la comunità di viaggiatori.

à 1° PROPOSTA: Auspichiamo un vero DMO (Destination Managemnet organization)

Sempre più occorre una visione d’insieme su che tipo di città e che tipo di destinazione vuole essere Venezia, è quindi necessario un progetto strategico di marketing territoriale cittadino, elaborato da un’agenzia per il turismo (un vero DMO o club di prodotto), fatta da persone competenti del settore, che si occupi di stabilire un posizionamento, delle direttive e una comunicazione e delle regole condivise da far applicare tra soggetti pubblici e privati che operano nel settore turismo. Un vero Dmo che faccia da sistema anche per trattenere in città maggiori risorse economiche provenienti dal turismo oggi spesso appannaggio di entità estere.

à 2° PROPOSTA: GESTIONE FLUSSI

à Le proposte citate nell’ultimo anno da vari personaggi pubblici sono considerate dal Comitato inefficaci, non realizzabili o al massimo servirebbero solo a far cassa, creando disagi agi attuali “utilizzatori della città”.

E’ ormai provato che Venezia non possa accogliere un numero illimitato di visitatori, e che un territorio con una monocultura turistica non sia sostenibile nel lungo periodo, infatti dopo una certa soglia di turismo si altera l’economia locale e si rischia il declino dell’attrattività turistica stessa (oltre una certa soglia ogni visitatore in più peggiora l’esperienza degli altri).

Le strategie per un turismo sostenibile a Venezia secondo noi dovrebbero essere impostate tenendo conto della teoria economica che mira a regolamentare situazioni con esternalità negative sull’ambiente, beni culturali e vita cittadina. Se il beneficio economico di pochi va a scapito di costi per l’intera comunità, e se la pressione su un luogo superi una certa soglia oltre la quale il danno diventa insopportabile e irreversibile l’unica soluzione è porre un limite quantitativo, cioè un vincolo all’eccesso di domanda (dato che l’offerta è limitata). Venezia è un’isola fragile e non si può allargarla né la si può sacrificare per il guadagno di pochi a tutti i costi, perché significherebbe svuotare ancor più la città dei suoi abitanti, danneggiare il prodotto turistico che fagocita sé stesso, compromettendo la stessa esperienza di visita (quindi le entrate di una maggioranza che vive di turismo), oltre a non garantire alle generazioni future il diritto alla città.

à Proponiamo un numero programmato cioè un numero massimo di visitatori giornaliero che non superi gli abitanti del centro storico, usando la piazza S.Marco come fattore limitante, dal momento che tutti i visitatori escursionisti hanno quella come meta obbligata, attraverso l’acquisto di un pass preventivamente presso tutti gli intermediari di Venezia.

In modo da redistribuire nel tempo e nello spazio gli eccessi di domanda di momenti dell’anno in cui Venezia rischia di essere sommersa, con risultato di aumentare i ricavi per ospite, maggior domanda in periodo di bassa stagione avrebbe l’effetto di non far flettere il prezzo verso il basso per gli operatori, (in pratica 100 domande inevase lo stesso giorno di alta stagione non fanno lievitare il prezzo di 100, mentre 100 domande in più in bassa stagione significano cento clienti in più).

Per tale proposta vedere: www.flussiturismo.wordpress.com/proposta o in sintesi allegato 2

à PROPOSTA: MOBILITA’ e MEZZI DEDICATI

L’altra parte più aggredita della città sono i mezzi pubblici e anche qui proponiamo un sistema di programmazione degli accessi, e l’istituzione di nuovi terminals e mezzi pubblici dedicati (tourist line) da prenotare prima per avere il posto garantito, evitare code e prezzi maggiorati. I servizi di trasporto sarebbero a loro volta il volano (il trigger) cui abbinare l’offerta dei principali attrattori culturali della città (oggi lungi dall’essere saturi), sempre da pre-vendere in bouquet via internet attraverso intermediari, nello stesso sistema dynamic packaging che vende il S.Marco Pass.

à 4° PROPOSTA : MARCHIO DI QUALITA’

Al fine di riqualificare l’offerta si dovrebbe introdurre un circuito che metta a sistema, e valorizzi l’enorme patrimonio di tradizione e qualità ancora presente in città, attraverso un marchio di qualità della “Venezia autentica” (made in Venice / Venezia Doc) gestito da un‘entità super partes, per incentivare prodotti di eccellenza più consoni a una città come Venezia.

à 5° PROPOSTA: COORDINAMENTO EVENTI CULTURALI

Proponiamo il coordinamento dei vari soggetti produttori ed espositori di eventi culturali, attraverso un unnica piattaforma come strumento di promozione/comunicazione dei vari eventi culturali presenti in città, in modo che il visitatore interessato possa orientarsi facilmente e decidere anche di visitare la città in funzione di tali eventi non necessariamente in alta stagione o nei luoghi più centrali.

à 6° PROPOSTA : INCENTIVARE NUOVI SEGMENTI

à Intraprendere azioni regolatrici per moderare gli effetti dannosi e favorire quelli virtuosi che determinando il declino o il successo di località turistiche e il loro ciclo di vita. Per es. va invertito il posizionamento di località di destinazione di massa, e poco redditizia, a favore di segmenti ancora non maturi e soprattutto compatibili e affini con la realtà veneziana. Ponendo azioni di limitazione della crescita incontrollata delle quantità a favore di sviluppo di segmenti e target che garantiscano un uso migliore e più remunerativo del territorio e anche lavori a valore aggiunto.

Ecco i 10 segmenti di turismo da sviluppare per Venezia :

  • Turismo culturale/artistico (bacino non saturo dei musei cittadini |meno del 10% dei visitatori fa tappa in almeno 1 museo), pluralità di siti di valore, mostre, ed eventi di arte contemporanea)
  • Turismo heritage storico/archeologico (enorme potenziale dell’Arsenale, forte Marghera e altri siti da rivalutare)
  • Turismo ambientale (laguna e isole, bellezze naturali uniche)
  • Turismo della marineria tradizionale (remi e vela)
  • Turismo giovane (Lido, Alberoni, Pellestrina),
  • Turismo congressuale (Lido),
  • Turismo Artigianale (tradizione di città emporio e della cultura materiale)
  • Turismo gastronomico (grande tradizione di prodotti tipici e unici)
  • Turismo letterario e cinematografico (luoghi del cinema e della letteratura, festival ed eventi correlati, workshop creativi, formazione, nuovi produzioni)
  • Turismo musicale (ideale per eventi open air o in siti speciali, vedi vari festival musicali e la storia di città luogo della musica)

 7° PROPOSTA

Il mercato e la domanda turistica sono sempre più sensibili alla tematiche della sostenibilità ambientale ed economico-sociale e sono disposti a pagare di più se il loro viaggio garantisce questi principi. Bisogna dunque creare le condizioni affinchè questo avvenga, con pratiche di sostenibilità più vantaggiose dal punto di vista economico e sociale per tutti (per es. filiera corta, incentivare forme di fornitura locali, aziende agricole a km zero giardini e orti comunitari locali etc) 

8° Proposta:

  • Arsenale come luogo di attrazione turistica di per sé, dato l’enorme valore storico, archeo-industriale, e di spazio della memoria e luogo simbolo della civiltà marittima veneziana. Idea di trasformare una parte come museo della storia della città, (piuttosto che luogo adibito a presidio militare)

 ALLEGATO 2

Per un’analisi della dimensione, delle dinamiche e un quadro interpretativo del mercato si fa riferimento agli articoli comparsi negli ultimi 4 anni:

http://www.luminosigiorni.it/author/marco-scurati https://flussiturismo.wordpress.com/

 Sintesi Proposta Flussi:

La soluzione da noi proposta sta nella declinazione del concetto di limite; imposto non a tutta la città bensì alla sua parte più aggredita dal “mordi e fuggi”, Piazza S.Marco. Secondo la teoria del fattore limitante, agendo sulla parte più piccola e facilmente controllabile si avrebbe un effetto sull’intera città. A tal fine bisognerebbe fissare un numero programmato per l’accesso all’area marciana (per es.l’equivalente degli abitanti della città storica), come filtro si userebbe la prenotazione un S.Marco pass (bar code check in) da acquistare con strumenti digitali a monte cioè nel momento della decisione di acquisto del viaggio a Venezia presso i siti internet degli intermediari di Venezia. Il turista giornaliero o l’agenzia per lui potrà verificare se c’è disponibilità rispetto al massimo di saturazione della Piazza, se non vi fosse posto la gran parte rinuncerebbe, rimanderebbe il viaggio, o visiterebbe altre zone, o dovrebbe comprare un biglietto a un museo della piazza o una card culturale per accedervi (gli obiettivi di sempre). L’ospite pernottante nel comune di Venezia pagando la city tax e ottenendo una ricevuta dalla struttura ricettiva avrebbe sempre garantito l’accesso alla Piazza con riconoscimento in radiofrequenza contact less, in corsie preferenziali fast pass. Lo stesso per i residenti (cittadini metropolitani), lavoratori, studenti, proprietari, affittuari regolari e tutti coloro che già contribuiscono all’economia cittadina, ma senza creare un disagio poiché tali categorie non frequentano abitualmente la piazza nella loro vita cittadina. La piazza stessa è facilmente controllabile a differenza dei vari accessi alla città.

Questa è una soluzione facilmente comprensibile dall’estero poiché nessuna città può ricevere in un giorno più del numero dei propri abitanti e verrebbe garantita uno spazio vitale per un’esperienza di visita soddisfacente. Inoltre è nei doveri di chi amministra nei momenti di emergenza prendere contromisure per la sicurezza e l’ordine pubblico di un luogo limitato e delicato come la Piazza. Oltre ai dettami della Costituzione circa la tutela del patrimonio ambientale e monumentale etc. 

CHI sostiene la proposta

Una prima lista di coloro che hanno trovato interessante la proposta, o chi ne condivide l’impostazione generale di porre un limite ai flussi di turismo giornaliero che stanno sommergendo Venezia, usando la piazza come fattore limitante con effetto x l’intera città attraverso un numero programmato massimo (saranno trovate poi le soluzioni migliori nell’eventuale implementazione pratica).  Oltre a questa, si suggeriscono altre azioni concrete che mirano a puntare sulla più su un turismo di qualità attraverso provvedimenti più efficaci rispetto al passato (card culturali legate a mezzi pubblici separati per turisti, circuito esercenti a marchio di qualità, agenzia per il turismo etc) in modo da garantire gli attuali livelli di reddito del settore (o anche migliori attraverso lavori più qualificanti), permettere entrate nelle casse del comune anche da chi non soggiorna a Venezia, garantire la tutela del patrimonio storico paesaggistico e il diritto alla città e alla qualità della vita degli abitanti. In sintesi per un turismo sostenibile a beneficio dell’intera città. Una città che riesca a limitare e qualificare il turismo senza perdere lavoro, ma restituendo il primato del suo vivere, la difesa dei propri abitanti e dei loro spazi fisici, sociali e culturali.

Facciamo un’appello ai candidati sindaci di farsi carico di questa proposta o almeno di mettere in atto provvedimenti efficaci che vadano nella stessa direzione con gli stessi obiettivi, di non fermarsi alle promesse o di intraprendere cose inutili che farebbero perdere altri 5 anni a scapito di Venezia e dei suoi abitanti.

Il progetto è stato citato da S.Settis nel suo intervento del 13/2 a Venezia presso la Scuola di S.Giovanni Evangelista come utile per una città che prende coscienza e si attiva dal basso”  si può ascoltare qui:  https://www.facebook.com/flussiturismo

inoltre il prof. Settis ci ha scritto via mail:

Non sono un esperto di queste cose, ma mi è parsa molto intelligente : sarebbe bello che fosse applicata sperimentalmente da qualcuno, magari anche su un modello più piccolo, per vedere come funziona. Un saluto grato e cordiale,”

[Inoltre il gruppo di lavoro “PER UN TURISMO SOSTENIBILE” sta sviluppando la proposta con le possibili implicazioni pratiche, M.Scurati, P.Gagliardi, M.Gagliardi, M.Secchi, W.Fano, G.Santoro, A.Ronchin]

http://www.flussiturismo.wordpress.com/proposta

PIERANDREA GAGLIARDI                 imprenditore

MARIAGRAZIA GAGLIARDI              guida turistica

LUCIO SCARPA                                 imprenditore e dipendente Casinò

FRANCESCO FRACASSI                   imprenditore marineria

MATTEO SECCHI                             albergatore e pres. Venessia.com

PAOLO RUSSO                                professore economia del turismo

FRANCESCO DI CESARE                esperto di economia turistica e culturale

MARCO ZANETTI                             ex presidente municipalità Venezia

CRISTIANO GASPARETTO               ex assessore provinciale e ex pres.Italia Nostra Venezia

PAOLA GANDOLFI                            prof.sa antropologia Ca’ Foscari

GIUSEPPE TATTARA                       professore economia Ca’Foscari

GIOVANNI SANTORO                      ricercatore turismo e dipendente Vela

MATTEO SAVINI                              direttore Istituto Venezia

FABIO MANZELLE                           presidente Ass.Olivolo e dipendente Save

CECILIA TONON                              pres. Ass. masegni e nizioletti

CARLO RUBINI                                professore geografia economica, ex consigliere comunale

CLAUDIO MADRICARDO                 funzionario comune marketing territoriale

GIANANDREA MENCINI                  ambientalista, scrittore, delegato municipalità

FRANCESCA BORTOLOTTO POSSATI  Albergatrice e VicePresidente fondazione Altagamma

LEA SALVADORI                               guida turistica

STEFANIA COLECCHIA                   guida turistica

STEFANO CROCE                           guida turistica e consigliere Ass Guide

CLAUDIA MOLINARI                        guida turistica e vice pres. Ass. guide Venezia

GUIDO LION                                     presidente ass.guide Veneto

ANNA ZEMELLA                              fotografa e addetta stampa Ist.Veneto

MARCO MICHIELI                            neolaureato e segretario pd Lido

FLAVIO FRANCESCHET                   operatore associazionismo

ROBERTO TERZI                              esperto marineria tradizionale e turismo ambientale

CESARE PERIS                               esperto laguna e nautica veneziana

MASSIMILIANO SMERGHETTO      commerciante e delegato municipalità

GIULIANA DOMESTICI                    delegata municipalità

WALTER FANO                                 accompagnatore turistico, fotografo, blogger

ROSSANA PAPINI                            impiegata pubblica

MARCO PURISIOL                          gondoliere

ANDREA VENIER                              sceneggiatore

STEFANO CALANDRA                      fondatore Ass.italian.b&b

GIACOMO DE STEFANO                documentarista e ambientalista

ANTONIO MANNO                           professore

PIERLUIGI SURACE                         consulente comunicazione

MICHELE VIANELLO                        esperto smart city e PA digitale

GIANNI SCIVOLETTO                      imprenditore turistico digitale

GIAMPIETRO PIZZO                         imprenditore e politico

JACOPO MOLINA                            Avvocato candidato sindaco Venezia

DAVIDE SCANO                             Avvocato candidato sindaco Venezia

MARCO BERTOZZI                          professore storia del cinema Iuav

BRUNO NATURAL                            ristoratore

ANDREA MORUCCHIO                   Artista

MARCO ZANUSSO                          professore e artista

GIGI GHIGI                                        professore storia e filosofia

PETRA RESKI                                   Giornalista (GE)

SILVIO FRANSCESCHET                  video maker

MASSIMO BRONZIN                        operatore culturale

PHILIPPE APATIE                           Fotografo

LUIGI VIANELLO                            Informatico Actv

CRISTINA CAMA                              web marketing specialist

SONIA PISCIUTTA                            imprenditrice turismo

FRANCO RADO                                 imprenditore turismo

EUGENIO BOSCO                             funzionario Foreign Office UK

PAOLA TARALLO                              dipendente comunale

GIANCARLO RENIER                        dipendente ministeriale

ALICE COLOMBO                             Casalinga e booking manager

ALAIN SAIGAULT                             Artista e amante di Venezia (FR)

CHRISTINE BARNEY                         Glass designer New York (USA)

JULIE SEDER                                    Consulente wine industry (USA)

GUILLOME CROSS                          Imprenditore turismo (FR)

KARIN WOHRWANG                         Dottoressa (GE)

MARIANNA WOLF                          linguista, e traduttrice (UK)

Cristina Costantini

Fabio Moretti,

Luca, Marco commercianti Rialto

Etc.

CHI sostiene la proposta

Una prima lista di coloro che hanno trovato interessante la proposta, chi ne condivide l’impostazione generale e/o il concetto di porre un limite ai flussi di turismo giornaliero che stanno sommergendo Venezia attraverso un S.Marco pass, in cui la piazza è usata come fattore limitante x l’intera città con l’introduzione di un numero programmato massimo in funzione della capacità di carico del luogo (saranno trovate poi le soluzioni tecniche e legali migliori nell’eventuale implementazione pratica).  Oltre al Pass per la Piazza proponiamo  altre azioni concrete che puntano a un turismo sostenibile per Venezia (attraverso provvedimenti quali card culturali legate a mezzi pubblici separati per turisti, circuito esercenti a marchio di qualità, agenzia per il turismo etc) in modo da garantire gli attuali livelli di reddito del settore (o anche migliori attraverso lavori più qualificanti), entrate nelle casse del comune anche da chi non soggiorna a Venezia, la tutela del patrimonio storico paesaggistico e anche il diritto alla città e la qualità della vita degli abitanti. In sintesi per un turismo a beneficio dell’intera città. Una città che riesca a limitare e qualificare il turismo senza perdere lavoro, ma restituendo il primato del suo vivere, la difesa dei propri abitanti e dei loro spazi fisici, sociali e culturali.

Facciamo un’appello ai candidati sindaci di farsi carico di questa proposta o almeno di mettere in atto provvedimenti efficaci che vadano nella stessa direzione con gli stessi obiettivi, di non fermarsi alle promesse o di intraprendere cose inutili che farebbero perdere altri 5 anni a Venezia e ai suoi abitanti.

Il progetto è stato citato da S.Settis nel suo intervento del 13/2/15 a Venezia presso la Scuola di S.Giovanni Evangelista come “utile per una città che prende coscienza e si attiva dal basso”  si può ascoltare qui:  https://www.facebook.com/flussiturismo

inoltre il prof. Settis ci ha scritto via mail:

Non sono un esperto di queste cose, ma mi è parsa molto intelligente : sarebbe bello che fosse applicata sperimentalmente da qualcuno, magari anche su un modello più piccolo, per vedere come funziona. Un saluto grato e cordiale,”

[Inoltre il gruppo di lavoro “PER UN TURISMO SOSTENIBILE”  che sta sviluppando la proposta con tutte le implicazioni pratiche del caso, è composto da M.Scurati, P.Gagliardi, M.Gagliardi,  B.Pastor, J.DaMosto, C.Tonon, C.Peris,W.Fano, A.Ronchin

http://www.flussiturismo.wordpress.com/proposta

PIERANDREA GAGLIARDI                 imprenditore

MARIAGRAZIA GAGLIARDI              guida turistica

LUCIO SCARPA                                 imprenditore e dipendente Casinò

FRANCESCO FRACASSI                   imprenditore marineria

MATTEO SECCHI                             albergatore e pres. Venessia.com

PAOLO RUSSO                                professore economia del turismo

FRANCESCO DI CESARE                esperto di economia turistica e culturale

MARCO ZANETTI                             ex presidente municipalità Venezia

CRISTIANO GASPARETTO               ex assessore provinciale e ex pres.Italia Nostra Venezia

PAOLA GANDOLFI                            prof.sa antropologia Ca’ Foscari

GIUSEPPE TATTARA                       professore economia Ca’Foscari

GIOVANNI SANTORO                      ricercatore turismo e dipendente Vela

MATTEO SAVINI                              direttore Istituto Venezia

FABIO MANZELLE                           presidente Ass.Olivolo e dipendente Save

CECILIA TONON                              pres. Ass. masegni e nizioletti

CARLO RUBINI                                professore geografia economica, ex consigliere comunale

CLAUDIO MADRICARDO                 funzionario comune marketing territoriale

GIANANDREA MENCINI                  ambientalista, scrittore, delegato municipalità

FRANCESCA BORTOLOTTO POSSATI  Albergatrice e VicePresidente fondazione Altagamma

LEA SALVADORI                               guida turistica

STEFANIA COLECCHIA                   guida turistica

STEFANO CROCE                           guida turistica

CLAUDIA MOLINARI                      guida turistica

GUIDO LION                                     presidente ass.guide Veneto

ANNA ZEMELLA                              fotografa e addetta stampa Ist.Veneto

MARCO MICHIELI                            neolaureato e segretario pd Lido

FLAVIO FRANCESCHET                   operatore associazionismo

ROBERTO TERZI                              esperto marineria tradizionale e turismo ambientale

CESARE PERIS                               esperto laguna e nautica veneziana

MASSIMILIANO SMERGHETTO      commerciante e delegato municipalità

GIULIANA DOMESTICI                    delegata municipalità

WALTER FANO                                 accompagnatore turistico, fotografo, blogger

ROSSANA PAPINI                            impiegata pubblica

MARCO PURISIOL                          gondoliere

ANDREA VENIER                              sceneggiatore

STEFANO CALANDRA                      fondatore Ass.italian.b&b

GIACOMO DE STEFANO                documentarista e ambientalista

ANTONIO MANNO                           professore

PIERLUIGI SURACE                         consulente comunicazione

MICHELE VIANELLO                        esperto smart city e PA digitale

GIANNI SCIVOLETTO                      imprenditore turistico digitale

GIAMPIETRO PIZZO                         imprenditore e politico

JACOPO MOLINA                            Avvocato candidato sindaco Venezia

DAVIDE SCANO                             Avvocato candidato sindaco Venezia

MARCO BERTOZZI                          professore storia del cinema Iuav

BRUNO NATURAL                            ristoratore

ANDREA MORUCCHIO                   Artista

MARCO ZANUSSO                          professore e artista

GIGI GHIGI                                        professore storia e filosofia

PETRA RESKI                                   Giornalista (GE)

SILVIO FRANSCESCHET                  video maker

MASSIMO BRONZIN                        operatore culturale

PHILIPPE APATIE                           Fotografo

LUIGI VIANELLO                            Informatico Actv

CRISTINA CAMA                              web marketing specialist

SONIA PISCIUTTA                            imprenditrice turismo

FRANCO RADO                                 imprenditore turismo

EUGENIO BOSCO                             funzionario Foreign Office (UK)

PAOLA TARALLO                              dipendente comunale

GIANCARLO RENIER                        dipendente ministeriale

ALICE COLOMBO                             Casalinga e booking manager

ALAIN SAIGAULT                             Artista e amante di Venezia (FR)

CHRISTINE BARNEY                       Glass designer New York (USA)

JULIE SEDER                                    Consulente wine industry (USA)

GUILLOME CROS                          Imprenditore turismo (FR)

KARIN WOHRWANG                     Dottoressa (GE)

MARIANNA WOLF                          linguista, e traduttrice (UK)

Cristina Costantini

Fabio Moretti,

Luca, Marco commercianti Rialto

Etc.

  • Le persone approvano o condividono a titolo personale, le cariche sono evidenziate solo per qualificare professione e incarichi dei singoli

RASSEGNA STAMPA

intervista RADIO MONTECARLO

http://www.radiomontecarlo.net/audio/167291/Marco-Scurati–esperto-in-ente.html

MAGAZINE ON LINE

Venezia, c’è chi dà i numeri sui turisti. E chi offre soluzioni

http://www.vvox.it/2015/03/15/venezia-scurati-limitare-turisti-o-affondera/

http://www.ilridotto.info/en/content/vado-piazza-no-tu-no

Sind Leute da? Keine Leute da? (C’è gente? Non c’è gente?)

http://www.veneziatoday.it/cronaca/ticket-ingresso-a-piazza-san-marco.html

La soluzione alla gestione dei flussi turistici

servizi TV

http://www.veneziaradiotv.it/blog/marco-scurati-piazza-san-marco-a-pagamento/

VIDEO evento venessia.com in sintesi

AUDIO completo evento S.Gallo

SITO CASSON

http://www.felicecasson.it/cinque-proposte-per-un-turismo-sostenibile-di-marco-scurati/

candidati sindaci a confronto:

lannuovaVE, prenotaSchermata 03-2457100 alle 02.42.16

Schermata 03-2457100 alle 02.41.56presentazione teatro S.Gallo

ALTRE PRESENTAZIONI

http://www.italianostra-venezia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=2019%3Asui-flussi-turistici-una-proposta-concreta&catid=65%3Acomle&Itemid=107&lang=it

http://www.ilgazzettino.it/PAY/VENEZIA_PAY/i_candidati_disertano_il_confronto/notizie/1213640.shtml

Chi salverà Venezia?

Venezia simbolo delle città storiche italiane.  i cittadini vogliono un limite al turismo, Venezia si salverà dal basso da sola

Venezia è patrimonio dell’umanità, è la città Italiana più famosa nel mondo e più visitata, vederla almeno una volta nella vita è nei sogni di tutti.

Venezia però oggi è in pericolo e rischia di essere sommersa dalla sua stessa risorsa, il turismo. L’UNESCO le ha dato un ammonimento (unico caso insieme all’Afghanistan per la distruzione dei Buddha giganti) secondo cui sta rischiando di perdere lo status di sito tutelato.

Il paradosso è che di turismo vive ma di troppo turismo muore.

Anche in tempi di crisi il turismo è l’unico (o quasi) settore in continua crescita. Oggi con il calo dei costi di viaggio, il maggior tempo libero e il reddito discrezionale di paesi usciti dal sottosviluppo, l’imminente Expo ci aspettiamo sempre nuove masse in movimento verso il nostro paese e quindi a Venezia. Nel 1951 viaggiavano all’estero meno di 25 milioni di persone all’anno, oggi oltre 1,3 miliardi, nel 2050 sono previsti 1,8 miliardi (il governo cinese ha annunciato che darà 50 milioni di visti all’anno oltre ai 100 milioni già in circolazione). Nello stesso periodo la popolazione a Venezia è scesa da 170.000 a 56.000 abitanti, e le presenze turistiche annue sono salite da 1 milione a 27 milioni, per il 75% di turismo mordi e fuggi escursionisti di poche ore, (che ogni 6,5 anni raddoppia) che non lasciano beneficio alla città ma sono solo costi e danni.

Una città con un’identità e un’anima secolari si è trasformata in un prodotto, dove tutto è organizzato per le massa di turisti di passaggio, cannibalizzando se stessa anche come attrazione turistica.

Ma come far coesistere la principale attività economica con l’esigenza dei cittadini “resistenti” che ci vorrebbero ancora vivere? Come vivere di turismo e con il turismo? Un numero crescente di visitatori in uno spazio limitato? E’ il dilemma che ha attanagliato le amministrazioni degli ultimi 25 anni, ma finora nulla è stato fatto lasciando la città senza una vera governance del turismo. Da qualche tempo vengono fatte dichiarazioni da figure istituzionali ma senza convinzione e senza un piano attuabile (misure dissuasive di prezzo / stagionalità sono fallite, una semplice tassa non ridurrebbe i flussi, gli accessi alla città non sono controllabili pena bloccare la normale vita di tutti i city users).

Dal giugno scorso quando è scoppiato lo scandalo Mose, la città è commissariata; si è tentato solo di far fronte al deficit, a maggio ci saranno elezioni, e potrebbe essere l’occasione affinché la città si risollevi. E invece finora i candidati delle primarie non si sono esposti: nessun programma (Casson) o cose esiziali come un po’ di politiche aggressive di storytelling, un hackaton, grandi eventi, archivi open, il distretto culturale di Mestre, una card etc (Pellicani).

E in città si teme che ancora una volta ci saranno solo vaghe promesse elettorali con slogan generici e nessuna azione concreta. Insomma si scambiano gli obiettivi (chiari a tutti: turismo sostenibile, limitazioni, qualità) con i mezzi pratici per realizzarli che dovrebbero essere contenuti in un programma vero di governo. (direbbe Goldoni i candidati si occupano di “vegnir a dir el merito” ma non di proporre soluzioni).

Allora ci stanno pensando i cittadini veneziani, associazioni e comitati, che delusi dai politici si stanno attivando da soli, in particolare sta suscitando interesse la proposta in cui si userebbe la Piazza S.Marco come fattore limitante (ispirato alla teoria dei cicli funzionali in biochimica: la possibilità di intervenire sull’elemento più circoscritto e quindi governabile per controllare l’intero sistema). Si fisserebbe un numero programmato per accedere alla piazza pari agli abitanti della città, un limite massimo oltre il quale la piazza è satura e non sarebbe garantita un’esperienza di visita dignitosa, oltre a mettere a rischio l’ordine pubblico e il benessere della città. Il visitatore sarebbe obbligato a prenotarsi al momento della scelta del viaggio per rispettare la capacità di carico del luogo che vuole vedere, via internet attraverso gli intermediari che vendono Venezia in varie forme. I turisti di massa che hanno solo la piazza nella loro fantasia non potendo accedere quando già piena, sceglierebbero un altro periodo/altre zone o in gran parte rinuncerebbero. Mentre chi pernotta nel comune pagando già la city tax avrebbe sempre accesso così come i residenti e le varie categorie esentate. I tools digitali in fase di prenotazione e gli strumenti di radiofrequenza/chip per l’accesso oggi consentono una gestione e limitazione dei flussi.

Inoltre il turismo di massa non distingue la qualità e porta l’offerta a livellarsi verso il basso, oggi infatti proliferano i prodotti di cattivo gusto anche se Venezia è stata per secoli l’emporio di eccellenza dell’Europa. Con una minor domanda di turismo di massa la città potrebbe concentrarsi sull’offerta alta degli attrattori culturali (oggi poco valorizzati) da abbinare al trasporto pubblico dedicato (altro punto critico sofferente) e a un circuito a marchio per prodotti/servizi autentici e di qualità (slow venice, made in venice, doc).

Si potrebbe aprire un dibattito sul fatto se è giusto che il nostro patrimonio culturale e storico sia protetto e quindi si ponga un limite a flussi crescenti anche per rendere l’esperienza di visita godibile, oltre che sostenibile per la qualità della vita degli abitanti e del patrimonio storico artistico, ma sarebbe utile anche per avere un miglior risultato economico visto che meno visitatori possono portare maggiore valore economico.

Dopo l’alluvione del 1966 si erano creati in città vari movimenti e un fronte popolare guidato da Indro Montanelli, che ha posto le basi della tutela di Venezia, sono venute le leggi speciali, la salvaguardia etc. Poi però negli anni si è allentata la presa e allora i flussi crescenti lasciati al caso, le crociere, le grandi opere, la corruzione, fino ai giorni nostri in cui sembra che la popolazione si stia risvegliando. Dopo il caso Poveglia, (ennesimo tentativo di vendita di un’isola della laguna fermato da un movimento di cittadini attraverso sottoscrizione pubblica), sono seguite altre mobilitazioni contro svendite del patrimonio pubblico etc.

Salvatore Settis ha posto la questione nel suo recente saggio “Se Venezia muore” usando Venezia come metafora della perdita di un diritto alla città e dei beni intangibili umani e culturali che la caratterizzano.

Associazioni ambientaliste gridano al degrado e denunciano, comitati per la difesa di Venezia salvano la gamba di un tavolino del ‘600, le categorie preferiscono lo status quo, nessuno di questi fa proposte nè abbraccia l’idea di limite, ma allora chi salverà Venezia come città viva?  lo devono fare i cittadini direttamente, facendo pressione sui candidati che hanno ora bisogno del nostro voto.  Se si riuscisse ad applicare un limite sarebbe un case history per l’Italia e per tutti i centri storici fragili del nostro paese (un caso positivo è Civita di Bagnoreggio, ma ci sono altri casi in questo senso nel mondo). Si dimostrerebbe che preserviamo il nostro patrimonio, usando i mezzi digitali, e il mondo vedrebbe non solo Venezia ma l’Italia uscire da una brutta fase quando si diceva “con la cultura non si mangia”), per imboccare la strada di un turismo sostenibile, della cultura e dei beni patrimoniali che sono il nostro vero petrolio da tutelare e valorizzare.

chi condivide la proposta

Una prima lista di coloro che hanno trovato interessante la proposta, o chi ne condivide l’impostazione generale di porre un limite ai flussi di turismo giornaliero che stanno sommergendo Venezia, usando la piazza come fattore limitante con effetto x l’intera città attraverso un numero programmato massimo (saranno trovate poi le soluzioni migliori nell’eventuale implementazione pratica).  Oltre a questa, si suggeriscono altre azioni concrete che mirano a puntare sulla più su un turismo di qualità attraverso provvedimenti più efficaci rispetto al passato (card culturali legate a mezzi pubblici separati per turisti, circuito esercenti a marchio di qualità, agenzia per il turismo etc) in modo da garantire gli attuali livelli di reddito del settore (o anche migliori attraverso lavori più qualificanti), permettere entrate nelle casse del comune anche da chi non soggiorna a Venezia, garantire la tutela del patrimonio storico paesaggistico e il diritto alla città e alla qualità della vita degli abitanti. In sintesi per un turismo sostenibile a beneficio dell’intera città. Una città che riesca a limitare e qualificare il turismo senza perdere lavoro, ma restituendo il primato del suo vivere, la difesa dei propri abitanti e dei loro spazi fisici, sociali e culturali.

Facciamo un’appello ai candidati sindaci di farsi carico di questa proposta o almeno di mettere in atto provvedimenti efficaci che vadano nella stessa direzione con gli stessi obiettivi, di non fermarsi alle promesse o di intraprendere cose inutili che farebbero perdere altri 5 anni a scapito di Venezia e dei suoi abitanti.

Il progetto è stato citato da S.Settis nel suo intervento del 13/2 a Venezia presso la Scuola di S.Giovanni Evangelista come utile per una città che prende coscienza e si attiva dal basso”  si può ascoltare qui:  https://www.facebook.com/flussiturismo

inoltre il prof. Settis ci ha scritto via mail:

Non sono un esperto di queste cose, ma mi è parsa molto intelligente : sarebbe bello che fosse applicata sperimentalmente da qualcuno, magari anche su un modello più piccolo, per vedere come funziona. Un saluto grato e cordiale,”

[Inoltre c’è il gruppo di lavoro “PER UN TURISMO SOSTENIBILE” che sta sviluppando la proposta con le possibili implicazioni pratiche formato da M.Scurati, P.Gagliardi, M.Gagliardi, M.Secchi, W.Fano, G.Santoro, A.Ronchin]

http://www.flussiturismo.wordpress.com/proposta

PIERANDREA GAGLIARDI                 imprenditore

MARIAGRAZIA GAGLIARDI              guida turistica

LUCIO SCARPA                                 imprenditore e dipendente Casinò

FRANCESCO FRACASSI                   imprenditore marineria

MATTEO SECCHI                             albergatore e pres. Venessia.com

PAOLO RUSSO                                professore economia del turismo

FRANCESCO DI CESARE                esperto di economia turistica e culturale

MARCO ZANETTI                             ex presidente municipalità Venezia

CRISTIANO GASPARETTO               ex assessore provinciale e ex pres.Italia Nostra Venezia

PAOLA GANDOLFI                            prof.sa antropologia Ca’ Foscari

GIUSEPPE TATTARA                       professore economia Ca’Foscari

GIOVANNI SANTORO                      ricercatore turismo e dipendente Vela

MATTEO SAVINI                              direttore Istituto Venezia

FABIO MANZELLE                           presidente Ass.Olivolo e dipendente Save

CECILIA TONON                              pres. Ass. masegni e nizioletti

CARLO RUBINI                                professore geografia economica, ex consigliere comunale

CLAUDIO MADRICARDO                 funzionario comune marketing territoriale

GIANANDREA MENCINI                  ambientalista, scrittore, delegato municipalità

FRANCESCA BORTOLOTTO POSSATI  Albergatrice e VicePresidente fondazione Altagamma

LEA SALVADORI                               guida turistica

STEFANIA COLECCHIA                   guida turistica

STEFANO CROCE                           guida turistica e consigliere Ass Guide

CLAUDIA MOLINARI                        guida turistica e vice pres. Ass. guide Venezia

GUIDO LION                                     presidente ass.guide Veneto

ANNA ZEMELLA                              fotografa e addetta stampa Ist.Veneto

MARCO MICHIELI                            neolaureato e segretario pd Lido

FLAVIO FRANCESCHET                   operatore associazionismo

ROBERTO TERZI                              esperto marineria tradizionale e turismo ambientale

CESARE PERIS                               esperto laguna e nautica veneziana

MASSIMILIANO SMERGHETTO      commerciante e delegato municipalità

GIULIANA DOMESTICI                    delegata municipalità

WALTER FANO                                 accompagnatore turistico, fotografo, blogger

ROSSANA PAPINI                            impiegata pubblica

MARCO PURISIOL                          gondoliere

ANDREA VENIER                              sceneggiatore

STEFANO CALANDRA                      fondatore Ass.italian.b&b

GIACOMO DE STEFANO                documentarista e ambientalista

ANTONIO MANNO                           professore

PIERLUIGI SURACE                         consulente comunicazione

MICHELE VIANELLO                        esperto smart city e PA digitale

GIANNI SCIVOLETTO                      imprenditore turistico digitale

GIAMPIETRO PIZZO                         imprenditore e politico

JACOPO MOLINA                            Avvocato candidato sindaco Venezia

DAVIDE SCANO                             Avvocato candidato sindaco Venezia

MARCO BERTOZZI                          professore storia del cinema Iuav

BRUNO NATURAL                            ristoratore

ANDREA MORUCCHIO                   Artista

MARCO ZANUSSO                          professore e artista

GIGI GHIGI                                        professore storia e filosofia

PETRA RESKI                                   Giornalista (GE)

SILVIO FRANSCESCHET                  video maker

MASSIMO BRONZIN                        operatore culturale

PHILIPPE APATIE                           Fotografo

LUIGI VIANELLO                            Informatico Actv

CRISTINA CAMA                              web marketing specialist

SONIA PISCIUTTA                            imprenditrice turismo

FRANCO RADO                                 imprenditore turismo

EUGENIO BOSCO                             funzionario Foreign Office UK

PAOLA TARALLO                              dipendente comunale

GIANCARLO RENIER                        dipendente ministeriale

ALICE COLOMBO                             Casalinga e booking manager

ALAIN SAIGAULT                             Artista e amante di Venezia (FR)

CHRISTINE BARNEY                         Glass designer New York (USA)

JULIE SEDER                                    Consulente wine industry (USA)

GUILLOME CROSS                          Imprenditore turismo (FR)

KARIN WOHRWANG                         Dottoressa (GE)

MARIANNA WOLF                          linguista, e traduttrice (UK)

Cristina Costantini

Fabio Moretti,

Luca, Marco commercianti Rialto

Etc.

video di A.Zemella “Venezia: dalla gloria alla merce”

Schermata 02-2457070 alle 18.18.21

 clicca QUI

Breve video di Anna Zemella che fa vedere come si è ridotta Venezia oggi. Anche se abbiamo tutti i giorni sotto i nostri occhi certe immagini, montate così in sequenza sono abbastanza choccanti..

Sembra incredibile la parabola di Venezia che si è trasformata da una grande potenza marittima, da una città stato culla di civiltà, tempio dell’arte e della cultura europea, emporio dell’Europa intera che veniva a cercare qui tutto il bello ed il meglio che il mondo offriva, a ricettacolo del peggio e del cattivo gusto mondiale che il turismo massificato e la sua industria riescono a produrre..

Chissà che l’inno faccia sentire un brivido di orgoglio e di sveglia a qualcuno..